Con ventiquattromila punti ORAC il mangostano è sul podio degli antiossidanti

Si fa presto a dire che il mangostano è uno degli alimenti presenti in natura con il più alto tasso di sostanze antiossidanti. Che cosa vuol dire? Come si dimostra? Da cosa si capisce? Tranquilli, ho le risposte e senza entrare in oscuri dettagli incomprensibili ai non addetti ai lavori. Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha appurato un sistema per determinare l’attività antiossidante degli alimenti di origine vegetale: il test ORAC, acronimo che sta per oxigen radical absorbance capacity.

Il test ORAC: utilità e limitazioni
Questo test è stato messo a punto nel 1993 dai professori Cao e Prior nell’Università americana di Boston e risulta essere il metodo più attendibile e facilmente eseguibile per determinare l’attività antiossidante di un cibo di origine vegetale. Il test si basa sulla capacità di un alimento di assorbire ed annullare l’attività dell’ossido nitrico, un metabolita dalla marcata attività ossidante. Maggiore la capacità di assorbimento, maggiore sarà il punteggio ORAC assegnato.

Purtroppo questa tecnica presenta ancora delle forti limitazioni perché nonostante sia capace di stabilire la forza dell’azione antiossidante, non è in grado di stabilire le tempistiche di questa azione. Questo aspetto comporta dei problemi perché non permette di valutare se l’azione antiossidante di una sostanza sia abbastanza potente da impedire che i radicali liberi causino dei danni all’organismo prima di essere assorbiti. Inoltre il test può avvenire solo in vitro e non in vivo, altro aspetto che potrebbe inficiarne gli esiti.

Tuttavia, nonostante queste limitazioni, il test ORAC è attendibile per quanto riguarda la rilevazione del tasso di antiossidanti di un alimento ed è ormai una prassi comune nei centri specializzati. Il test ORAC permette di ripetere un certo numero di volte l’analisi su di una sostanza con un margine di errore estremamente ridotto. Questa attendibilità ha permesso agli esperti di stilare delle tabelle di riferimento in cui vengono elencati i cibi con un’alta attività antiossidante e anche di determinare la quantità minima di punti ORAC che bisogna assumere giornalmente per garantire al proprio organismo la miglior difesa contro i radicali liberi. Tale quantità è stata stimata intorno ai 5000 punti ORAC.

Un punteggio fuori dalla norma.
Fra gli alimenti che presentano un punteggio ORAC decisamente alto ci sono tutti i vegetali che possiedono una pigmentazione rosso-viola. Questo particolare colorito, causato da un elevata concentrazione di antocianine, garantisce un’attività antiossidante marcata, rapida e efficace. 100 grammi di uva passa apportano quasi 3000 punti ORAC, i mirtilli 2400, le more poco più di 2000, ma il mangostano li batte tutti. Con i suoi 24000 punti ORAC, il mangostano produce un’attività antiossidante due volte maggiore a quella del cacao, considerato uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura.

Valori scala ORAC alimenti e mangostano

Questo sorprendente risultato è dovuto alla presenza massiccia di molecole organiche speciali: gli xantoni, appartenenti alla sterminata famiglia dei polifenoli. Queste sostanze dalla marcata attività antiossidante e antinfiammatoria sono state scoperte negli anni ’20 del XX secolo e tutt’ora esercitano un certo fascino sui ricercatori di tutto il mondo. Gli xantoni conosciuti in natura sono oltre 200 e il mangostano ne contiene oltre 40, quando per gli altri frutti con la stessa pigmentazione se ne riscontrano meno di 20. Va detto che la maggior parte di questi preziosi elementi si concentrano nella buccia, per questo è così importante consumare questo frutto nella sua totalità (la purea di mangostano potrebbe essere una valida alternativa ;-). Solo così garantiamo al nostro organismo quei sorprendenti 24000 punti ORAC.

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