Le proprietà del ravanello

Nonostante il periodo più indicato per consumare il ravanello è da aprile a settembre, in questa fase dell’anno è ancora possibile trovarne di tardivi. L’uso del ravanello in cucina ci permette di creare piatti freschi e saporiti, pur contenendo davvero pochissime calorie. Scopriamo questo ortaggio dall’aspetto curioso e dal sapore leggermente piccante. Il ravanello è una pianta erbacea annuale diffusa in tutte le regioni Italiane, che si presta benissimo ad essere coltivata anche negli orti casalinghi. Il suo nome scientifico è Raphanus sativus, originario dell’Asia Orientale, soprattutto Cina e Giappone, dove viene consumato da più di 3.000 anni.

Il ravanello fa bene alla salute

ravanelloLa pianta di ravanello non raggiunge altezze molto elevate e produce un frutto all’anno. Il ravanello viene coltivato per la radice, sfruttata per lo più in ambito alimentare: si tratta di una radice di forma rotonda, talvolta allungata di colore rosso. Esistono tante differenti varietà di ravanello, tutte presentano una radice tipicamente ingrossata al cui interno si accumulano moltissime sostanze nutritive indispensabili per il successivo sviluppo del frutto e dei fiori. Il frutto è chiamato siliqua, da cui si ottengono i semi. Il ravanello si adatta a molti tipi di terreno, nonostante prediliga quelli ricchi di sostanze organiche, calcarei ed irrigui. Proprio per questa ragione è possibile coltivarlo in differenti condizioni climatiche, da nord a sud. L’idea che abbiamo, dovuta anche alle tipologie di ravanello disponibili sul mercato italiano, è che questo ortaggio non possa essere più grande di una ciliegia. In realtà, date le moltissime varietà coltivate, esistono alcuni ravanelli, diffusi per lo più in Giappone, che possono raggiungere anche i 50 kg di peso. Il ravanello, dal sapore leggermente piccante e pungente, ha un colore che va dal rosso- intenso a sfumare più tenui in base alla specie. La sua polpa è bianca e croccante. Proprio sulla base del colore, il ravanello viene catalogato in molte varietà e sotto-varietà. Nonostante la tipologia più nota e largamente consumata in Italia sia radicola, il ravanello propriamente detto sembra essere il Raphanus sativus var. niger Miller, meglio conosciuto come Ramolaccio o Radici d’inverno, il quale presenta radice globosa o allungata, ed un particolarissimo colore nerastro. Vediamo però le caratteristiche delle varietà più diffuse:

Varietà radicula

  • Nome scientifico: Raphanus sativus var. radicula- Ravanello
  • Sottovarietà:
    • a radice tonda: rotondo rosa, rotondo rosa precoce, rotondo rosa da forzare, rotondo scarlatto precoce e rotondo bianco, ecc.
    • a radice semilunga: mezzo-lungo rosa, mezzo-lungo a punta bianca, mezzo-lungo scarlatto, mezzo-lungo scarlatto da forzare, ecc.
    • a radice lunga: lungo rosa, lungo bianco, ecc.
  • Radice: la radice è piccola, con un diametro di massimo 3 cm, e la forma è tonda o lievemente semi-lunga; il colore può essere rosa o rosso.
  • Diffusione: Italia – Europa.
  • Coltivazione: è un ortaggio che può essere consumato tutti i mesi dell’anno.

Varietà niger

  • Nome scientifico: Raphanus sativus var. niger Miller. – Ramolaccio o Rafano o Radici d’inverno
  • Sottovarietà:
    • varietà estive: bianco tondo da estate, bianco gigante da estate, rotondo giallo oro precoce, grigio estivo lungo di Colmar (in realtà è un semilungo), bianco di Strasburgo, nero lungo d’estate a polpa bianca, ecc.
    • varietà invernali: bianco di Russia, a grande radice, ovale precoce, un tondo di color ruggine, rosa invernale di Cina, nero grosso lungo d’inverno, con radice lunga fino a 30 cm, grosso rotondo nero d’inverno
  • Radice: la radice è più voluminosa a forma sub-globosa o decisamente allungata; il colore è nero, o nerastro o anche bianco. La parte interna consiste in una polpa bianca e dura (il sapore è piccante).
  • Diffusione: Italia – Europa.

ravanelloVarietà raphanistroides

  • Nome scientifico: Raphanus sativus fo. raphanistroides
  • Frutto: in questa sottospecie di origine giapponese, la siliquaè più tortuosa e l’interno è organizzato in diverse loggette monosperme meglio definite delle varietà europee.
  • Diffusione: Giappone.

Come abbiamo visto sono diverse le varietà di ravanello diffuse nel nostro paese e nel resto del mondo. Per quanto sia una radice spesso di piccole dimensioni è ricca di sostanze benefiche per in nostro organismo e per la nostra salute. Vediamo insieme quali sono le componenti, per 100 grammi di prodotto, che lo rendo così indicato per una buona alimentazione:

Calorie 16

Grassi 0,1 g

                Acidi grassi saturi 0 g

                Acidi grassi polinsaturi 0 g

                Acidi grassi monoinsaturi 0 g

Colesterolo 0 mg

Sodio 39 mg

Potassio 233 mg

Carboidrati 3,4 g

                Fibra alimentare 1,6 g

                Zucchero 1,9 g

Proteina 0,7 g

Vitamina A 7 IU

Vitamina C 14,8 mg

Calcio 25 mg

Ferro 0,3 mg

Vitamina D 0 IU

Vitamina B6 0,1 mg

Vitamina B12 0 µg

Magnesio 10 mg

Visto il contenuto di questa straordinaria radice proviamo a capire concretamente quali siano i reali benefici che il nostro organismo può ricevere dal ravanello, non a caso trova largo impiego nella fitoterapia:

  • Proprietà antispasmodica: il consumo regolare di ravanello è utile come coadiuvante nel rilassamento del sistema muscolare e nervoso;
  • Proprietà antielmintica: il ravanello è utilizzato anche per eliminare parassiti e vermi;
  • Proprietà antisettica e antibatterica, poiché inibisce la formazione e la crescita di batteri;
  • Proprietà diuretica: il consumo frequente di ravanello – crudo soprattutto – stimola la diuresi;
  • Proprietà depurativa, soprattutto a livello renale;
  • Proprietà antiscorbutica, per la presenza di vitamina C;
  • Proprietà astringente: il ravanello, consumato frequentemente, è in grado di limitare la secrezione dei liquidi;
  • Capacità di stimolare la digestione e l’appetito;
  • Proprietà terapeutiche contro tosse, affezioni polmonari, asma e bronchiti, meglio se assunto sottoforma di infuso o decotto;
  • Proprietà lassative, attribuite ai semi di ravanello: i semi, contenenti sinalbina, mescolati all’acqua stimolano il transito intestinale garantendo un effetto lassativo, seppur blando.
  • Purificante del sangue: i ravanelli contengono molto zolfo il che li rende perfetti come elementi capaci i bilanciare il PH della pelle e allo stesso tempo disintossicare il sangue.
  • Disintossicante: i ravanelli hanno proprietà disintossicanti anche per tutto l’organismo. Associando il succo di ravanello a quello d’ananas e assumendolo per un mese intero si ottiene un’azione disintossicante. Il succo di ravanello può essere assunto anche da solo per depurare il fegato. In questo caso basta bere un cucchiaio grande di succo di ravanelli prima di ogni pasto per sfruttarne tutti i benefici.
  • Calmante: i ravanelli contengono sostanze capaci di calmare la tosse, ma anche il sistema nervoso.

ravanelloI ravanelli sono poveri di calorie, solo 16 ogni 100 grammi e ricchi di vitamina C, vitamine del gruppo B, ferro e zolfo. Le sue sostanze nutrienti sono fondamentali per il nostro organismo e per questo è bene mangiare ravanelli anche ogni giorno, sempre in dosi modeste. In questo ultimo caso si consiglia di assumere ogni giorno al mattino un cucchiaio di succo di ravanello puro. Ma come scegliere i ravanelli? Si consiglia di acquistare ravanelli dal colore deciso e non troppo grandi perché rischierebbero di essere duri. Le foglie devono essere fresche e non ingiallite. I ravanelli si conservano in frigo anche per 10 giorni, l’importante è lavarli accuratamente, asciugarli con un foglio di carta assorbente e metterli in frigo all’interno di un sacchetto di carta per alimenti. Possono essere centrifugati per assaporarne le sostanze nutritive, anche se è più indicato usarli crudi in insalata. Con le foglie di ravanelli è possibile creare decotti. Basta lasciarle seccare al sole fino a che non scricchiolano al tatto e usarli per decotti e infusi benefici. I ravanelli hanno, però, delle controindicazioni. Sono ricchi di proprietà ma come gran parte delle verdure possono avere qualche piccola controindicazione, tra cui ricordiamo che possono causare flatulenza e irritazione delle mucose intestinali. I ravanelli non sono adatti in caso di gastrite o colite così come in caso di calcoli renali. I ravanelli hanno un largo impiego in cucina. Il loro sapore particolarmente pungente e leggermente piccante permette di impreziosire insalate, mentre grazie al colore rosso intenso e bianco viene sapientemente sfruttato per decorare piatti freddi e guarnire carni e pesci. Generalmente, il ravanello viene tagliato sottoforma di rondelle sottilissime e condito con olio e limone, il cui succo ne facilita la digestione. Questa radice viene spesso consumata anche in pinzimonio, associato a carote, finocchio, sedano e pomodori. È consigliabile tuffare i ravanelli in abbondante acqua fredda per almeno qualche ora, prima di utilizzarli per le insalate, in questo modo si accentua la croccantezza del prodotto. Inoltre, il ravanello può essere gustato cotto, ed utilizzato per la preparazione di frittate o semplicemente come contorno. Della pianta Raphanus sativus possono essere utilizzate, a fini alimentari, persino le foglie: dopo la bollitura, possono essere consumate con un goccio di olio e leggermente salate.

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