Piatti tipici: la panzanella

Questa volta ci spostiamo dalla Puglia con le orecchiette con le cime di rapa, alla Toscana con uno dei suoi piatti più caratteristici e famosi al mondo, la Panzanella. Il suo nome varia da città a città, da pansanella a panmolle a panmòllo ma il piatto in questione è sempre lo stesso. Non chiamatela bruschetta perché in molti potrebbero offendersi, infatti, pur prevedendo ingredienti molto simili, la panzanella e la bruschetta sono due piatti differenti. La panzanella nasce come piatto povero, di recupero, per sfruttare in maniera gustosa il pane vecchio e duro che diversamente andrebbe buttato via.

Un piatto fresco ed estivo: la panzanella.

panzanellaSulla sua origine ci sono sempre state diatribe ancora oggi aperte. C’è chi la vuole frutto della tradizione contadina di bagnare il pane e condirlo con il raccolto del giorno e chi, invece, la considera un piatto nato a bordo dei pescherecci dove i marinai, durante le battute di pesca, bagnavano con l’acqua di mare il pane per poi condirlo con i pomodori. Qualunque sia la ragione che ha portato alla creazione di questo piatto tipico, ci consideriamo fortunati di poterlo gustare ormai in quasi tutta l’Italia.

Se poca certezza si ha della sua origine, sappiamo di certo che il nome panzanella deriva dalle parole pane e zanella, cioè la parola che in passato identificava la zuppiera. La panzanella è un piatto antico ma ancora attuale di cui parlava già Boccaccio quando scriveva del “pan lavato”. Ma il poeta toscano non è l’unico uomo d’arte che apprezzò a suo tempo questo piatto. Infatti Agnolo Bronzino, pittore che operò alla corte de’ Medici nel ‘500, scrisse della Panzanella:

“Chi vuol trapassar sopra le stelle

en’tinga il pane e mangi a tirapelle

un’insalata di cipolla trita

colla porcellanetta e citriuoli

vince ogni altro piacer di questa vita

considerate un po’ s’aggiungessi

bassilico e ruchetta”.

Ogni città toscana ha la sua ricetta ma, addirittura, esistono ricette che variano da famiglia a famiglia, tramandate per generazioni che prevedono l’aggiunta di alcun ingredienti che la rendono diversa dalle altre ma ugualmente deliziosa. Seppur sia un piatto tipico della Toscana, la Pananella viene preparata anche in altre parti d’Italia. In Salento, ad esempio, sono soliti sostituire il pane raffermo con le friselle bagnate. Anche in Sicilia vi è la cosiddetta panzaneddra. Le sue origini sono molto antiche, quasi quanto quella toscana, che, però, detiene il primato.

L’origine sicula della Panzanella si deve al Duca Alfio Panzanella che in uno dei suoi viaggi portò questo piatto tra le classi meno agiate, essendo un piatto “povero”. Questo fece sì che la ricetta si diffuse così tanto da far persino dubitare sulla sua reale origine. Non a caso, ancora oggi, esistono cuochi siciliani che rivendicano la potestà della ricetta della vera Panzanella. Il piatto in questione è perfetto per l’estate e prevede l’uso di pane vecchio e raffermo, cipolla, pomodoro, cetrioli e qualsiasi verdura si desideri, addirittura alcuni vi aggiungono la rucola.

Essendo un piatto tipico della calda stagione va rigorosamente servito freddo o a temperatura ambiente o dopo averlo lasciato per qualche minuto in frigo che non solo rinfresca la pietanza ma consente alle verdure di insaporire per bene il pane bagnato. Tanto è l’amore degli italiani per questo piatto tipico toscano che ogni anno vengono organizzate sagre dedicate a questo cibo. Nelle Marche, ad esempio, si tiene una delle maggiori sagre celebrative di questo piatto estivo. Viene organizzato presso il Campo della Fiera di Lamoli, piccola frazione del comune di Borgo Pace in provincia di Pesaro Urbino, dal 13 al 15 agosto. L’occasione associa il sacro cioè la festa dedicata alla Madonna dell’Assunta, festeggiata proprio a Ferragosto, ed il profano con la degustazione della Panzanella toscana.

Anche a Monterotondo, in provincia di Roma, si celebra questo piatto con una sagra a lui dedicata ogni prima domenica di luglio. E sempre d’estate e più precisamente il primo sabato dopo ferragosto, ad Onelli,un paesino vicino Cascia, in Umbria, si tiene la sagra della panzanella in un caratteristico ed antico borgo contadino. Senza contare che è possibile mangiare la panzanella tutti i giorni in quasi tutti i ristoranti toscani e non solo ma, se proprio non potete farne a meno, potete provare a prepararla da voi, in casa. Non è difficile e non occorre tanto tempo né straordinarie qualità culinarie.

panzanellaCiò che occorre per preparare una deliziosa panzanella sono:

Ingredienti

  • 8 fette di pane toscano
  • 250 gr di pomodori ciliegini
  • Qualche foglia di basilico
  • 2 cipolle
  • 2 cetrioli
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Aceto bianco
  • Sale
  • Pepe nero

Preparazione

Mano all’opera. La prima cosa da fare è tagliare il pane a pezzettini, metterlo in una ciotola e riempirlo d’acqua. L’ideale è il pane toscano ma, può andar bene qualunque pane vecchio di qualche giorno meglio se di quelli che, una volta bagnati non si sbriciolano troppo ma restano morbidi e compatti. Lasciate a mollo il pane per qualche minuto ed intanto passate ad occuparvi delle verdure. Lavatele con cura e munitevi di tagliere e di un buon coltello.

Tagliate i pomodorini in quattro spicchi, pulite le cipolle e tagliatele a fettine sottilissime, sbucciate il cetriolo ed affettatelo a rondelle. In una ciotola mettete le verdure e unitevi il pane che avrete prima ben strizzato. Riducetelo a pezzetti e mescolate il tutto dopo aver aggiunto le foglie di basilico tagliato con le mani. Ora non resta che condirlo con dell’olio extravergine d’oliva, un giro di aceto, sale e pepe nero. Amalgamate il tutto e lasciate insaporire per diversi minuti. Più tempo resta in posa, meglio se in frigorifero, più risulterà saporito e gustoso.

Ora dovete solo servirlo con un giro d’olio fresco in una bella ciotola capiente oppure in piccole ciotole monoporzione decorate con delle foglie fresche di basilico. Questi piatti rapidi e semplici e, soprattutto genuini, non sono calorici e possono, quindi, essere consumati con estrema frequenza anche per una gita fuori porta in questa stagione estiva. Cosa aspettate? Provate anche voi a cucinare la vera Panzanella toscana.

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