Frutta esotica: la papaya

L’estate si avvicina ed il bel tempo ci porta a mangiare sempre più frutta. Questo alimento, che sappiamo si consiglia di consumare tutto l’anno, con la bella stagione sostituisce le zuppe, gli arrosti tipici della stagione fredda. Ma quale frutta mangiare? In molti preferisco la frutta esotica come ananas, mango e papaya. Probabilmente non sono comuni come lo sono le mele, ma negli ultimi anni stanno diventando sempre più presenti sulla nostra tavola. Conosciamo meglio la papaya, da dove viene e quali sono i suoi effetti benefici sulla nostra salute.

La papaya, il frutto gustoso che viene da lontano

papayaLa papaia o papaya, il cui nome scientifico è Carica papaya, è una pianta appartenente alla famiglia delle Caricacee. È un albero dal fusto sottile e poco ramificato. Ma che può raggiungere anche i 10 m di altezza.  Le foglie, disposte a rosetta all’apice del tronco, sono larghe, e delle dimensioni di circa 50–70 cm di diametro. I fiori sono prodotti all’ascella delle foglie. Ma è il frutto la parte più interessante di questa pianta. La papaya ha una consistenza delicata e una forma oblunga. Generalmente è di colore verde, giallo, arancio o rosa. Le dimensioni di questo frutto possono variare, ve ne sono esemplari anche di 9 kg. Naturalmente quelli in commercio non superano i 500-600 gr di peso.  Le varietà di piante nane di papaya sono molto produttive e i loro frutti sono quelli che, generalmente, sono destinati all’esportazione, perché più facilmente trasportabili e più duraturi dopo la raccolta. I frutti diventano sempre più piccoli man mano che l’età della pianta avanza.  Per quanto riguarda il terreno, la papaya cresce su qualunque suolo abbandonato o addirittura in grandi vasi. È una delle piante più produttive in relazione alla sua dimensione perché fiorisce continuamente e ha sempre allo stesso tempo fiori e frutti.

La papaya è una pianta originaria del Centro America, ma, ormai da molti secoli, è diffusa in tutto il continente. Oggi, però, la si coltiva principalmente in Asia e Africa. Il suo nome originario in Messico era Chichihualtzapotl, che in lingua nahuatl significa “frutto dolce (da) balia”. Infatti, era un frutto associato alla fertilità, soprattutto quella femminile. Si adatta perfettamente in ambienti tropicali con temperature che non devono mai scendere sotto 0 °C. la maggiore produzione, però, avviene nelle Filippine, dove il frutto della papaya viene coltivato a livello industriale ed è una delle principali fonti economiche del paese. Di particolare pregio sono le coltivazioni sull’isola di Guimaras. In queste zone, dove gli alberi di papaya si coltivano anche nei pressi delle abitazioni, il frutto viene regolarmente consumato fresco e utilizzato come ingrediente per la preparazione di numerosi piatti locali come l’atchara e i lumpia. Il frutto della papaya è inoltre utilizzato come frutta secca. In Thailandia il frutto viene consumato acerbo, tagliato a julienne, serve da base al Som Tam o “papaya salad”, piatto tipico della zona.

Da punto di vista medicinale, dalla papaya viene estratto un principio attivo con funzione proteolitica, la papaina, di cui se ne producono più di 1000 tonnellate annuali nel mondo. Questo viene usato nella fabbricazione di birra, cosmetici e nell’industria alimentare. La papaina è impiegata anche per ammorbidire le carni: nei barbecue si usa il succo della corteccia della papaia verde per rendere la carne molto tenera e succosa. Ma cosa contiene il frutto della papaya? Vediamolo insieme.

Calorie 43

Grassi 0,3 g

Acidi grassi saturi 0,1 g

Acidi grassi polinsaturi 0,1 g

Acidi grassi monoinsaturi 0,1 g

Colesterolo 0 mg

Sodio 8 mg

Potassio 182 mg

Magnesio 21 mg

Carboidrati 11 g

Fibra alimentare 1,7 g

Zucchero 8 g

Proteina 0,5 g

Vitamina A 950 IU

Vitamina C 60,9 mg

Calcio 20 mg

Ferro 0,3 mg

Vitamina D 0 IU

Vitamina B6 0 mg

Vitamina B12 0 µg

papayaLa papaya ha una polpa molto morbida e burrosa composta soprattutto di acqua. Oltre al frutto, anche i semi sono edibili. Questo frutto, viste tutte le sostanze nutrienti che contiene, fa molto bene alla salute. Ecco quali sono i benefici che apporta al nostro organismo mangiare la papaya.

Combatte l’invecchiamento

La papaya, specie quando giunge a maturazione, contiene un’elevata quantità di antiossidanti, sostanze capaci di rallentare l’invecchiamento cellulare e ritardare la comparsa degli inestetismi dovuti all’età che avanza.  Bisognerebbe assumere con regolarità prodotti che contengono antiossidanti, anche per combattere tumori e disturbi cardiovascolari. La papaya è uno di questi alimenti altamente consigliati.

Si prende cura del cuore

Il frutto della papaya è un ottimo alleato del cuore. Le sostanze antiossidanti in esso contenute, aiutano a prevenire l’ossidazione del colesterolo. Quando questo avviene, Il colesterolo si inspessisce formando delle placche aterosclerotiche che sono troppo spesso la causa di infarti e ictus. Inoltre, la papaya è un’ottima fonte di fibre. Seguire una dieta che apporti all’organismo molte fibre aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

Mantiene in salute l’apparato gastrointestinale

All’interno di questo frutto è contenuta la papaina, un enzima che agisce allo stesso modo dei succhi gastrici aiutando, quindi, la digestione. Ecco perché la papaya è un frutto molto indicato da consumare dopo un pasto particolarmente abbondante. Inoltre, le fibre contenute nella papaya aiutano la regolarità dell’intestino. Pare, poi, che queste fibre si leghino alle tossine cancerogene del colon tenendole lontane dai tessuti sani. Ecco quindi che la papaya si dimostra un eccellente aiuto nella prevenzione del tumore al colon.

Aiuta a drenare i liquidi

Tra le numerose virtù della papaya, vi è quella di aiutare l’organismo a drenare i liquidi in eccesso. Questo tipo di azione è estremamente importante per chi deve liberarsi da accumuli di tossine e liquidi o per coloro che soffrono della tanto antiestetica pelle a buccia d’arancia. Contiene anche tante vitamine, soprattutto vitamine A e C ed anche molte fibre e preziosi minerali. Tra questi ultimi spicca il contenuto di potassio, dalle funzioni drenanti e anti-astenia. Infine, grazie alla presenza di numerosi antiossidanti e della papaina, la papaya svolge un’importante azione antinfiammatoria.

Svolge una funzione vermifuga

La papaina, l’enzima presente nella papaya, è utile anche per eliminare i vermi intestinali. Era utilizzata per questo scopo soprattutto dalla medicina popolare cinese. Il rimedio prevede di far marinare la polpa del frutto nell’aceto di mele. Questo miscuglio va poi bevuto per rimuovere i vermi intestinali. Lo stesso obiettivo lo si può ottenere mangiando un cucchiaino di semi schiacciati.

Fa bene alla pelle

La proprietà battericida del frutto è efficace per guarire brufoli ed altri problemi della pelle. A questo va aggiunta la grande quantità di antiossidanti che aiutano la pelle a mantenersi tonica ed elastica e sempre giovane. Per prendersi cura della pelle del viso basta applicarvi uno strato di succo di papaya e lasciarlo in posa per non meno di 15 minuti. Trascorso il tempo indicato, basterà risciacquare la pelle per notarla subito liscia e luminosa.  Questa caratteristica del succo di papaya è utilizzata anche dall’industria cosmetica. Non a caso, è facile imbattersi in prodotti che presentino tra gli ingredienti proprio questo straordinario frutto.

È un ottimo alleato contro la tonsillite

La papaya è un ottimo antinfiammatorio, per questo è utile in caso di tonsillite. Per alleviare dolore e fastidio basta effettuare alcuni gargarismi con il succo del frutto.

papayaMigliora la salute degli occhi

Questo frutto contiene una serie di costituenti molto utili alla salute degli occhi. Flavonoidi, vitamina A, beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina hanno proprietà antiossidanti che proteggono gli occhi da parecchi disturbi e patologie. La vitamina A, poi, svolge una particolare funzione, protegge gli occhi dalla degenerazione maculare, una patologia che colpisce soprattutto soggetti in età avanzata.

Curiosità

Per molti secoli, in molte culture, specie quelle dei paesi asiatici, gli uomini erano soliti assumere i semi di papaya come contraccettivo naturale. Ma, secondo alcuni studi scientifici condotti sugli animali, l’uso prolungato di semi di papaya potrebbe però portare a infertilità maschile. Anche se, analizzando i risultati delle ricerche condotte sui conigli pare che si tratti, però, di un’infertilità reversibile. Gli animali, infatti, dopo aver smesso di assumere i semi di papaya, tornavano fertili dopo 45 giorni. Molta attenzione, invece, devono fare le donne in gravidanza.  Il frutto completamente maturo non è considerato rischioso, ma la papaya acerba contiene molta papeina, una sostanza che può indurre le contrazioni uterine. Inoltre, la papaya contiene lattice che può quindi provocare reazioni, anche gravi, nelle persone allergiche a questa sostanza. Infine ricordiamo che Cristoforo Colombo definì la papaya il frutto degli angeli per la sua estrema dolcezza.

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