Le allergie al cibo più diffuse

Mangiare è fondamentale per la sopravvivenza ma, esistono casi in cui è proprio il cibo a mettere a rischio la nostra vita. Esistono persone che soffrono di allergie a determinati alimenti che posso raggiungere livelli tali da portare anche allo shock anafilattico. Premettiamo che tutti gli alimenti sono potenzialmente fonte di allergie ma, ve ne sono alcuni che lo sono più di altri. Ma cosa fa scatenare una reazione allergica ad un alimento? Secondo studi scientifici le allergie sono riconducibili a due differenti fattori:

  • La predisposizione genetica che rende un soggetto particolarmente sensibile a determinati tipi di nutrienti;
  • L’eccessivo e costante consumo di un determinato alimento può portare l’insorgere di disturbi come le intolleranze e le allergie.

Allergie al cibo o intolleranze?

allergie al ciboAbbiamo parlato in passato della differenza tra intolleranze ed allergie, le prime sono un’avvisaglia delle seconde. Infatti le allergie sono sempre precedute da intolleranze che alterano il sistema infiammandolo e rendendolo più a rischio di allergie. Le intolleranze alimentari sono molto diffuse a differenza delle allergie che invece sono molto più rare. Ecco le 5 allergie al cibo più diffuse:

Uova

L’allergia alle uova si presenta soprattutto in età infantile, dagli 0 ai 3 anni. Generalmente è identificabile da eruzioni cutanee, gonfiore della bocca, crampi allo stomaco, malessere generale e diarrea. Si può arrivare ad avere prurito agli occhi ed irritazione respiratoria, con starnuti e asma. Esistono casi estremi in sui l’allergia alle uova può addirittura causare shock anafilattico.

Latte

Colpisce circa il 5% dei bambini nel corso del primo anno di vita ma, nella maggior parte dei casi scompare con la crescita. I sintomi dell’allergia alle proteine del latte comprendono eruzioni cutanee, crampi allo stomaco, diarrea e vomito e difficoltà respiratorie. Spesso si tende a confondere l’allergia con l’intolleranza che è solo una difficoltà dell’organismo di digerire le sostanze contenute nel latte e nei suoi derivati.

Soia

Generalmente non provoca reazioni gravi ma resta comunque una delle allergie più comuni. La si trova all’interno di numerosi prodotti confezionati ma, fortunatamente, da quando è obbligatorio indicare la composizione alimentare di un cibo evitala è più semplice.

Grano

Anche in questo caso, come per il lattosio, l’allergia al grano non va confusa con la celiachia. L’allergia è una reazione alle proteine del frumento, la celiachia è una patologia dell’intestino dovuta alla presenza di glutine nel grana e non solo. L’allergia al grano si presenta con prurito agli occhi, rinite e asma, ma anche mal di stomaco ed eczema.

Arachidi

allergie al ciboL’allergie alle arachidi o noccioline è tra le più diffuse. Si presenta sin da bambini e quasi l’80% di questi la conserva anche nella fase adulta. La reazione più grave che si può avere è lo shock anafilattico per cui si consiglia sempre a chi soffre di questa malattia di avere sempre a portata di mano una dose di adrenalina, unico rimedio in casi gravi. Chi è allergico alle noccioline può non esserlo alle noci e ad altri tipi di frutta secca ma, si sconsiglia sempre di consumarle perché potrebbero contenere tracce del frutto a cui si è allergici.

Per poter identificare le presenza di allergie esisto due differenti tipi di reazioni,quelle immediate e quelle ritardate. Le prime sono orticaria, edema laringeo con difficoltà respiratorie, vomito, eczema, edema delle labbra e della lingua, nausea, dolore addominale e a volte shock anafilattico. Le razione ritardate, invece, sono spesso difficili da identificare come conseguenza di un’allergia infatti sono astenia, ansia, dolori articolari e muscolari, otite.

Come riuscire a capire, quindi, se si soffre di allergia? Esistono dei test in grado di aiutare i medici non solo a collegare un determinato sintomo ad un’allergia ma anche quale sia il prodotto alimentare e non che causa quei fastidi. Uno di questi test è detto test intradermico, tramite questo metodo si è in grado di individuare i cibi a cui si è allergici. Poi vi sono i test cutanei. Questi non sono particolarmente attendibili perché la maggior parte degli estratti alimentari non sono standardizzati per cui non è possibile riprodurli in laboratorio. Un metodo alternativo è lo skin-test che prevede l’applicazione direttamente sulla pelle di cibo fresco.

In ultimo vi è la dieta ad eliminazione. Vengono eliminati dalla dieta tutti gli allergeni alimentari più comuni. Se i sintomi migliorano viene reintrodotto un alimento che verrà consumato più degli altri per le 24 ore successive con lo scopo di stabilirne il fattore allergenico. Identificato il cibo a cui si è allergici va eliminato dalla propria alimentazione, questo è il metodo terapico più sicuro. Nonostante tutte le precauzioni c’è comunque il rischio di entrare il contatto con l’alimento allergenizzante. In questo caso è necessario, per le reazioni di lieve intensità, assumere gli antistaminici acquistabili in farmacia con o senza ricetta .

allergie al ciboGli antistaminici alleviano i sintomi solo dopo che si sono presentati e solo se non gravi, altrimenti risultano assolutamente inefficaci. Per le reazioni più serie si può arrivare a doversi iniettare una dose di epinefrina e poi andare al pronto soccorso. L’autoiniettore deve essere sempre portato con sé se si soffre di certi tipi di allergie dalle serie reazioni. È fondamentale farsi spiegare come e quando utilizzarlo e ricordare sempre di sostituire la fiala di medicinale prima della scadenza altrimenti potrebbe risultare inefficace. Esistono, però, i vaccini antiallergici in grado di alleviare e diminuire gli effetti delle allergie. Purtroppo, però, questi non sono efficaci contro le allergie di tipo alimentare.

Diventa quindi fondamentale conoscere la malattia e i suoi sintomi, saperli riconoscere appena si presentano in modo da consentire un intervento immediato e tempestivo, soprattutto nei casi molto gravi. Si convive benissimo con le allergie alimentari basta prestare attenzione a cosa si mangia, comunicare sempre la propria allergia e chiedere sempre come sono fatti i cibi se ci si reca a mangiare fuori. Fate molta attenzione ai bambini perché sono proprio loro i soggetti più a rischio poiché queste malattie si presentano sin dalla tenerissima età anche con reazioni molto gravi. I presenza dei sintomi più comuni delle allergia ricorrete sempre al medico.

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