Cibi acidificanti e alcalinizzanti: quali sono e quali evitare

Ciao Ragazzi e bentornati sulle pagine del blog dedicato al mangostano!

dieta alcalinizzanteL’altra settimana abbiamo introdotto il concetto di equilibrio acido-base che permette al nostro organismo di compiere al meglio le sue funzioni fisiologiche. Molti ricercatori sono giunti alla conclusione che un’alterazione significativa di questo delicato equilibrio a favore dell’acidificazione possa essere alla radice di numerose patologie infiammatorie croniche e acute, ma anche la responsabile di malesseri diffusi o più o meno localizzati che rendono la nostra vita più faticosa e stressante. Tuttavia anche in questo secondo caso i sintomi di acidificazione non vanno per nulla presi sotto gamba perché l’esposizione a questa condizione prolungata può comportare gravi rischi per la salute.

Detto questo andiamo ad identificare quali sono i cibi alcalinizzanti e quali i responsabili dell’acidificazione, in modo da saperli evitare o limitare il più possibile nel caso nel vostro organismo sia in corso un fenomeno di acidificazione. Come vedremo gli alimenti appartenenti alla seconda categoria sono solitamente cibi non esattamente salubri, già ampiamente additati come i responsabili principali di molte malattie del nostro tempo a partire dall’obesità fino ad al diabete, ma alcuni di essi invece sono insospettabili cibi acidificanti che andrebbero consumati con una certa attenzione.

 

La frutta

Partiamo dal presupposto che se un alimento contiene una buona percentuale di microelementi quali sodio, potassio, magnesio e calcio sarà basico in quanto questi sono minerali alcalini in grado di riequilibrare il bilancio acido-base dell’organismo. La maggior parte degli alimenti contenenti questi elementi sono di origine vegetale, anche se non è possibile fare una generalizzazione. Infatti alcuni alimenti di origine vegetale sono acidificanti anche se non quanto alcuni cibi derivati da animali o di origine industriale. Fra questi si possono citare alcuni frutti secchi come noci, nocciole, anacardi, arachidi e alcuni frutti rossi-blu come le prugne o i mirtilli che tuttavia sono considerarti solo lievemente acidificanti se non quasi neutri in quanto il loro ph si aggira fra il 3 e il 5.5.

Invece fra i frutti altamente alcalinizzanti vanno introdotti l’anguria, fichi e datteri secchi, la mela e la pera, l’uva, il kiwi, l’albicocca, la pesca, l’ananas il melone, il mango, il frutto della passione, il mangostano, le bacche (tranne i mirtilli), i cachi e l’avocado il cui ph si aggira fra il 6 e il 7.5 quindi da considerare ottimi per aumentare il livello basico dell’organismo.

Al contrario di ciò che si pensa gli agrumi non sono da considerarsi alimenti acidificanti in quanto l’acido ascorbico è un acido organico che all’interno dell’organismo viene trasformato in un elemento basico e quindi molto utile per ripristinare l’equilibrio acido-base. Tuttavia questa trasformazione si ha solo quando l’organismo è al massimo delle su funzioni e non è compromesso da stress, vita sedentaria, abuso di alcol e fumo, alimentazione errata o cattiva digestione.

 

Verdura, cereali, legumi e condimenti

La maggior parte degli ortaggi e delle verdure siano alcalinizzanti e sono quindi un’ottima fonte riequilibrante per il nostro organismo. Fra questi vanno contati sicuramente i vegetali a foglia verde, le carote, le zucche, i carciofi, le alghe, il daikon, lo zenzero, le cipolle, l’aglio, le cruciferee (cavoli, cavolfiori, broccoli, verze, cavoletti…), il porro, i ravanelli e il peperoncino. Attenzione: alcuni cibi vegetali che contengono un’alta percentuale di zuccheri (sia semplici sia complessi) e amido possono essere estremamente acidificanti. Fra questi vanno citati la maggior parte dei cereali come grano, mais, frumento, avena, segale, orzo, riso. Questi cereali aumentano notevolmente la loro percentuale acidificante se subiscono un processo di raffinazione e vengono utilizzati nella preparazione di dolci, alimenti industriali e prodotti da forno in generale. Per farvi un esempio un dolce di origine industriale preparato con zuccheri e farine raffinati ha un ph equivalente a 1, la normale pasta e il riso bianco hanno un ph 1,5 e la pasta integrale di 2,5 e sono quindi da considerarsi estremamente acidificanti. Fra i cerali però vi sono alcune eccezioni e fra queste vanno citate il miglio, l’amaranto e la quinoa.

Anche fra i legumi esistono delle differenze fra quelli alcalinizzanti e acidificanti. Molti sono neutri o leggermente acidificanti come le lenticchie, i ceci, le fave e alcuni tipi di fagioli (dall’occhio, bianco, cannellino, messicano), mentre sono neutri o alcalini i piselli freschi, i fagiolini, il fagiolo tipo Lima e i tutti i derivati della soia.

Per quanto riguarda i condimenti via libera a spezie, sale integrale, aceto di mele, oli di oliva, mais e girasole e alle erbe aromatiche, mentre andrebbero limitati i condimenti di origine industriale quali maionese e ketchup, il sodio, l’aceto bianco trattato, la senape naturale, la noce moscata e alcuni derivati industriali della soia.

 

Cibi acidificanti

Vanno invece considerati come alimenti acidificanti gran parte degli alimenti di origine animale che possiedono ph che si aggirano fra il 2 e il 4.5. Fra quelli più acidificanti vi sono i formaggi a media e alta stagionatura, lo yogurt dolcificato, il burro, il gelato, la panna industriale e l’uovo intero soprattutto se fritto. Mentre sono tollerabili in quantità controllate il latte fresco di capra e mucca, il siero, lo yogurt naturale, la panna e il burro freschi e l’uovo crudo, in camicia o bollito. Per quanto riguarda la carne sono da considerarsi altamente acidificanti gli insaccati, la carne in scatola, alcuni tagli di carne rossa e bianca, le sardine e il tonno.

Vanno invece considerati come estremamente acidificanti la maggior parte dei non-cibi quali snack dolci e salati, bibite gassate, succhi di frutta industriali, caramelle e dolciumi. Andrebbero poi limitati il più possibile anche i cibi precotti, i surgelati, i preparati per il microonde e i già citati prodotti da forno, ma anche i i superalcolici, il caffè, il tè nero, la birra e il vino.

Per tenere sotto controllo l’acidificazione dell’organismo è anche necessario prestare attenzione alle combinazioni alimentari: alcuni cibi basici come spinaci, melanzane e pomodori possono diventare acidi se cotti troppo a lungo, la frutta può innescare un processo di acidificazione se ingerita insieme ad alimenti con un alto contenuto di zuccheri raffinati così come le proteine fermentano nello stomaco se ingerite insieme ai carboidrati. Infine secondo la dieta alcalinizzante per garantire al nostro organismo il giusto equilibrio acido-base sarebbe consigliabile mantenere una proporzione di 70% a 30% a favore degli alimenti alcalinizzanti e bere almeno due litri di acqua ricca di sali minerali quali calcio, sodio e magnesio al giorno .

Spero di non avervi confuso troppo le idee e nel caso, per rimediare, vi lascio un link ad una tabella piuttosto completa che indica con precisione quali cibi sono acidi e quali basici.

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